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COAST TO COAST
(DALL'ALBA AL TRAMONTO) settembre 2007 L'avventura è nata un po' per caso, da un'idea buttata lì durante una riunione al Club: "perchè non facciamo una Corsarinata di quelle epiche ?" ![]() Un discreto mazzo per spingere i corsarini sulla sabbia, poi le foto. ![]() E poi si va, qualche giro a vuoto per imboccare la Tiburtina, e inizia l'avventura: I più furbi si offrono di fare il primo turno di guida su furgone e auto col carrello, e si salvano dal freddo orrendo che assale alcuni corsarinisti che, "...tanto è ancora estate", partono coi giubbottini leggeri e poi se ne pentono. ![]() Si riparte, attraversando le aspre ma suggestive alture appeniniche, fino al valico di Forca Caruso, alle pendici del "monte Pelatone", ove si effettua altra sosta ristoratrice. I Corsarini rombano gagliardi. ![]() Inizia la discesa verso Avezzano, ove si effettua altro cambio di ...cavalcature e di nuovo avanti verso Tagliacozzo, nei cui pressi ci poniamo un amletico dilemma: sosta turistico ristoratrice oppure ancora avanti che il sole comincia la sua discesa, la strada è tanta e non è detto che i corsarini continuino a funzionare bene? Andiamo avanti, sosta solo per un panino e avanti verso la meta. Sulla strada verso Tivoli inizia qualche problemino meccanico e il prode Marco è costretto a cambiare il suo mezzo con un altro corsarino "di riserva" astutamente caricato sul furgone. L'altro Marco procede invece caparbiamente col Corsarino che tossicchia e sputacchia, ma non sia mai detto, bisogna arrivare alla meta a qualsiasi costo. ![]() Il tratto tra Tivoli e Roma si rivela, per la stanchezza degli uomini e dei mezzi, molto impegnativo, e l'attraversamento di Roma, per il traffico e le buche, certo non il terreno ideale per le esili sospensioni, infligge un duro colpo agli eroici piloti. Ma la meta è vicina, troppo vicina per mollare. Un corsarino agonizzante viene "costretto" a proseguire con preghiere all'altissimo e calcioni. ![]() E infine la meta: stanchi ma felici, la truppa giunge alle sponde del mare Tirreno, in quel di Ostia, tra un congratularsi reciproco con strette di mano, spacche sulle spalle e grida di giubilo, tra lo stupore dei passanti. E siamo in largo anticipo rispetto al tramonto !!! Che facciamo, aspettiamo ? Ma la stanchezza prevale, fatte le foto e assaporata la vittoria, si opta per il rientro a casa, con una promessa: faremo altre imprese, ancora più eroiche. ![]() N.B. Il resoconto del raid è stato pubblicato, oltre che sul Notiziario del Club (ovviamente), anche sulla rivista Moto Storiche e d'Epoca di Marzo 2008. |